PAESI UE: OPERAZIONI PROCAPITE CON PAGAMENTO DIVERSO DAL CONTANTE

PAESI UE: OPERAZIONI PROCAPITE CON PAGAMENTO DIVERSO DAL CONTANTE

Denaro, Dime, Monete, Moneta, Finanze

 A cura di ADUSBEF                                                

 

Da anni i fornitori di servizi di pagamento fanno rimarcare come, in Italia, i nuovi strumenti elettronici non siano molto amati dai cittadini e, quindi, risultino poco utilizzati.
A parte la comodità del pagamento in contanti, una delle cause che tiene lontani i cittadini dai nuovi sistemi è quello della profilatura cui è soggetto chi usa sistemi di pagamento elettronici. Ogni movimento passa attraverso la (costosa) contabilità bancaria. Di ogni correntista viene conosciuto e registrato fino all’ultimo acquisto tramite quei sistemi. E’ da notare che molti cittadini preferiscono utilizzare il contante non solo per motivi di privacy, ma anche per evitare le commissioni bancarie associate ad alcuni di questi servizi.

Si ricorda che per chi non vuole essere profilato dal sistema bancario italiano esistono vari modi per realizzare il suo scopo. Il più semplice è quello di diventare correntisti o titolari di carte di credito prepagate offerti da Banche non radicate in Italia, quindi con Iban estero. In questo caso, se si ritiene di poter stare più tranquilli, la profilatura verrà effettuata dalla banca estera.

Vediamo i dati di questo fenomeno tipicamente italiano.
Dall’Appendice alla Relazione sul 2022 del Governatore di Banca d’Italia è possibile ricavare un quadro generale e comparato (per l’anno 2021) tra i paesi UE in merito alle operazioni di pagamento diverse dal contante.
Quella che segue è la tabella di Bankitalia che rileva, nella UE, la diffusione degli strumenti di pagamento nella UE:

                                    

 

Nel 2021, l’Italia risulta ultima per numero di operazioni pro capite con strumenti diversi dal contante. Siamo a 168 operazioni pro capite (una operazione ogni due giorni). Penultima Cipro con 198. Terzultima la Grecia con 201 operazioni procapite. Anche per il 2022, la rilevazione di Banca d’Italia ci vede all’ultimo posto pur aumentando da 168 operazioni annue a 195 (ultima riga della tabella).
Chi utilizza maggiormente strumenti diversi dal contante sono: la Lituania con 645, quasi due operazioni giornaliere pro capite; seconda la Finlandia con 559; terza l’Olanda con 556.
Fuori norma e da non considerare la situazione del Lussemburgo che accentra le operazioni delle molte aziende internazionali con sede sociale nel Lussemburgo. Dà comunque l’idea della dimensione del fenomeno.

BONIFICI

Per quanto riguarda l’uso del bonifico come strumento di pagamento, primeggia la Finlandia con 214 bonifici procapite l’anno, seguita dal Belgio con 165,2 bonifici, seguito dall’Estonia con 137,6. L’uso del bonifico vede l’Italia, ancora una volta, ultima con 29,1 operazioni procapite annue, penultimi sono i Portoghesi con 34,7 e terzultimi i Maltesi con 43,2.

ASSEGNI

Lo strumento dell’assegno bancario è sempre meno utilizzato e, praticamente, sta per andare in pensione in quasi tutti i paesi UE.
Gli assegni vengono ancora usati in Francia con 16,2 assegni emessi procapite l’anno(poco più di uno al mese), seguita da Malta con 10,6 assegni emessi e da Cipro con 6,1 assegni. In Italia, dove l’assegno non è mai stato uno strumento di pagamento molto apprezzato soprattutto da chi lo riceve, si emettono 1,5 assegni procapite l’anno (un assegno ogni otto mesi).

CARTE DI PAGAMENTO

Per quanto riguarda l’uso delle carte di debito, di credito e prepagate, la tabella di banca d’Italia evidenzia come i tedeschi siano gli ultimi nell’uso delle carte (99,6 operazioni procapite l’anno); noi siamo i penultimi con 114,4 operazioni. Nell’utilizzo delle carte sono primi ancora i Lituani con 440,8 operazioni pro capite l’anno (+52,2 % rispetto al 2020), seguiti dagli Irlandesi con 390,3 operazioni (+20,0% rispetto all’anno precedente).
Circa la diffusione delle carte, Bankitalia rileva (tabella seguente) un drastico calo delle carte di credito in circolazione rispetto al 2021 (da 24,446 a 20,806 milioni ) mentre restano stabili le carte attive.
Continuano a crescere le carte Bancomat rispetto al 2021 (da 60,940 a 63,435 milioni). Stabili le carte prepagate che risultano quasi 30,5 milioni.

NUOVI STRUMENTI DI PAGAMENTO

Sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni diversi strumenti alternativi all’uso del contante ed anche ai classici servizi messi a disposizione dal sistema bancario e finanziario (assegni, bonifici, ordini permanenti, carte). È importante notare che la disponibilità di questi strumenti può variare a seconda del paese e delle politiche delle singole istituzioni finanziarie.

Ecco alcuni di essi:

1.​ Applicazioni di pagamento mobile: Le app di pagamento mobile, come Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay, permettono di effettuare pagamenti utilizzando uno smartphone o un altro dispositivo mobile. Queste app collegano una carta di credito o di debito all’account dell’utente e consentono di effettuare pagamenti avvicinando il dispositivo al terminale di pagamento (Tecnologia NFT).

2.​ Portafogli digitali: I portafogli digitali, come PayPal e Skrill, permettono di inviare e ricevere denaro tramite Internet. Questi servizi consentono di collegare un conto bancario o una carta di credito al proprio account e di effettuare transazioni online o tra utenti dello stesso servizio.

3.​ Pagamenti tramite codice QR: Questa tecnologia (ormai molto diffusa) permette agli utenti di scansionare un codice QR con il proprio smartphone per effettuare un pagamento. Alcuni esempi di servizi che offrono questa modalità di pagamento sono offerti da: BancoPosta («Inquadra codice QR» è la funzionalità che permette di pagare bollettini e avvisi pagoPA, abilitare i prodotti in App, prelevare il denaro senza utilizzare la carta ecc.); PayPal QR Code, Alipay ed altri.

4.​ Pagamenti tramite strumenti indossabili (wearable): alcuni dispositivi indossabili, come smartwatch e braccialetti intelligenti, consentono di effettuare pagamenti avvicinando il dispositivo al terminale di pagamento. Questa funzionalità è spesso integrata con carte di credito o app di pagamento mobile.

NFT: cosa sono e come si creano

NFT: cosa sono e come si creano

Nft, Bellissimo Sfondo, Sfondi Hd

A cura di MDC Lazio                      

 

Che cosa sono gli NFT?
Gli NFT (non fungible token) sono una tipologia di token che utilizzano la tecnologia blockchain.
Sono degli smart contract, protocolli informatici che rappresentano un indicatore univoco di un asset digitale. I token possono essere di due tipi: fungibili o non fungibili. I primi posseggono lo stesso nome e sono interscambiabili tra loro, mentre i secondi gli Nft hanno la caratteristica di essere unici e irripetibili. Gli Nft rappresentano oggetti del mondo reale come opere d’arte, musica, giochi e collezioni di qualsiasi tipo. Questi vengono acquistati e venduti online, spesso utilizzando criptovalute. Chi acquista un NFT non acquista l’opera in sé, ma semplicemente ha un diritto sull’opera, garantito tramite uno smart contract.

Come si crea?
Il punto di partenza è la creazione di una versione digitale che, nel linguaggio informatico, è definita da una sequenza di cifre binarie (0-1). Questa sequenza viene compressa in un’altra sequenza chiamata “hash” (impronta digitale) che identifica in modo univoco e non violabile quel file: il processo di hashing rende impossibile ricostruire il documento digitale originario. Tale sequenza di BIT è univoca e viene trascritta su un libro mastro decentralizzato: la blockchain.

La maggior parte degli NFT è costruita a partire dalla blockchain di Ethereum, per questo occorre aprire un wallet digitale all’interno del quale depositare e conservare le criptovalute necessarie per le transazioni.
Una volta creato il proprio wallet contenente le criptovalute è necessario scegliere il marketplace (il negozio virtuale) dove acquistare o vendere NFT.
Nel marketplace appaiono gli NFT disponibili e gli acquirenti interessati possono fare delle offerte in asta, al termine della quale il venditore riceve un avviso con le migliori offerte degli acquirenti.
Una volta accettata l’offerta, la piattaforma gestisce il trasferimento di fondi del bene digitale concludendo il processo di vendita.

Vediamo in breve i seguenti passaggi:
1. Per prima cosa bisogna scegliere che cosa si vuole creare
2. Bisogna scegliere la Blockchain, la più conosciuta è Ethereum
3. Successivamente scegli il wallet
4. Seleziona una piattaforma NFT
5. Crea l’NFT e poi mettilo in vendita

LE CRIPTOVALUTE

LE CRIPTOVALUTE

Bitcoin, Moneta, Crypto, Cibernetico

  A cura di Adusbef                                               

 

Nell’ attuale panorama economico-finanziario occupano ormai un posto importante le criptovalute; appare però particolarmente difficile dare una definizione univoca e precisa in quanto il concetto di criptovaluta non è ancora radicato e consolidato: si tratta di una materia completamente nuova che ancora sfugge, almeno in parte, al nostro modo di ragionare.
Proviamo comunque a esplorare il settore e a tentare di dare una definizione.

Una criptovaluta è sistema di denaro digitale decentralizzato che utilizza la tecnologia blockchain per mantenere un registro delle transazioni. Come qualsiasi altro strumento di pagamento devono essere “accettate” da chi le usa nelle transazioni.
Una delle particolarità delle criptovalute è che sono intangibili, formate da “bit” e, dunque, completamente digitali. Quindi possiamo definire le criptovalute come monete completamente virtuali che, concretamente, non sono altro che file, come qualsiasi altro file che abbiamo all’ interno dei nostri PC.
In altri termini, le criptovalute possono essere definite come valute “private”. Poiché non esistono banche centrali o altre autorità che ne possono controllare e/o influenzare il valore, questo è determinato esclusivamente dalla legge della domanda e dell’ offerta, quindi dai soli utenti, senza alcuna possibilità di intervento da parte delle istituzioni politico-finanziarie.

Il sistema di gestione delle monete virtuali è dato dalla blockchain, una tecnologia costituita da un registro formato da blocchi nel quale ogni blocco contiene una transazione attraverso cui 2 utenti si scambiano la moneta virtuale.
La blockchain è un registro distribuito (ossia memorizzato su diversi PC in tutto il mondo) e decentralizzato; poniamo l’ attenzione su quest’ ultima caratteristica: decentralizzazione vuol dire che non esiste un’ autorità centrale istituzionale che vigili sul corretto funzionamento del sistema e che le transazioni sono validate non dall’ autorità, bensì all’ interno del sistema stesso; ogni transazione deve essere inserita in un blocco e questo inserimento si ha soltanto allorquando viene risolto un complesso problema matematico; questa operazione viene svolta dai cosiddetti “miner” (minatori) e richiede computer molto potenti.
Svolti i calcoli, la transazione viene validata e la quantità di criptovaluta è ufficialmente passata di mano.

Come si può intuire, l’ “anima” delle criptovalute è molto tecnica e tecnologica e, per comprendere bene il fenomeno, bisogna avere buone conoscenze delle ultime tecnologie informatiche. Questo elemento di novità, come si diceva all’ inizio, fa sì che le criptovalute sfuggano alla nostra mentalità e alle nostre categorie concettuali finanziarie. Per questo è fondamentale essere molto cauti, anche alla luce del fatto che le transazioni sono irreversibili.
Per utilizzare le criptovalute, occorre innanzitutto creare un portafoglio digitale o “wallet” per conservare le proprie monete. Ci sono molti tipi di portafogli disponibili, tra cui quelli basati su software, su hardware e su servizi di terze parti. Come si dirà in seguito, è importante scegliere un portafoglio affidabile e sicuro, e prendere misure per proteggere la propria password e il proprio codice QR.

Problemi di sicurezza nell’uso delle criptovalute.

Le criptovalute, come Bitcoin, Ethereum e molte altre, sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni, ma ci sono anche diversi problemi e pericoli associati al loro utilizzo.
Se apparentemente le criptovalute possono presentare il vantaggio perché decentralizzate e non soggette a controlli da parte delle autorità (tanto da essere lo strumento di pagamento spesso utilizzato dalla criminalità internazionale per molte operazioni delinquenziali) bisogna però tenere presenti alcuni aspetti particolarmente insidiosi.
Il fatto di non avere un arbitro (un giudice e delle autorità di controllo) non permette di avere ristoro in caso, per esempio, di furto delle credenziali per accedere al proprio portafoglio digitale.
Anche nel caso in cui si dimentichino le password per accedere, si perderebbero senza rimedio tutte le criptovalute del nostro portafoglio; e ciò accadrebbe anche in caso di attacco da parte di un hacker.
Potrebbe anche darsi l’ ipotesi di distruzione dell’ hard disk del PC; anche in quest’ ultimo caso, si perderebbe tutto lo stock di denaro virtuale accumulato.
A differenza delle transazioni bancarie tradizionali, le transazioni in criptovaluta sono generalmente anonime. Ciò può rendere più difficile il monitoraggio delle transazioni sospette, come quelle che coinvolgono il finanziamento del terrorismo o del crimine organizzato.

Problemi di informazione per chi investe in criptovalute.

Il grafico che segue mostra l’andamento delle quotazioni Bitcoin dal 2014.

ANDAMENTO DELLA QUAOTAZIONE DEL BITCOIN
DAL 2014 AL 7 MAGGIO 2023

Nato il 3-1-2009, il Bitcoin è stato ignorato per anni, avendo una quotazione molto bassa e piatta. A partire dalla metà del 2016 le quotazioni del Bitcoin hanno cominciato a crescere. Da marzo 2017 la crescita è stata impetuosa. Tanto da suggerire a molti investitori (forse un po’ avventati) la possibilità di guadagnare se l’aumento fosse continuato.
In effetti, a fine marzo 2021 la quotazione aveva superato i 50mila euro per crollare però, a metà maggio, sotto i 30mila euro.
Nuova crescita esponenziale fino a fine ottobre del ’21, quando raggiunse il picco massimo dalla nascita: il 29 ottobre il Bitcoin quotava, infatti, 53.943,49 euro. Da allora e fino al dicembre 2022, la quotazione scese velocemente, fino a raggiungere, il 30 dicembre dell’anno, il valore di 15.483,84 euro.
Col 2023, la quotazione ha ricominciato a crescere: il 7 maggio un Bitcoin valeva 26.227,20 euro.

Come si vede, l’andamento delle quotazioni della principale criptovaluta risulta particolarmente volatile e può fluttuare ampiamente in un breve periodo di tempo. Questo andamento, affiancato alle incertezze normative che possono colpire il settore qualora le autorità monetarie di controllo intendessero intervenire per regolamentarlo, deve essere assolutamente tenuto presente da chi intende investire in Bitcoin.

Ma c’è un’altra considerazione, forse la principale, che fa delle criptovalute un pessimo investimento.

Mentre gli investimenti in titoli mobiliari (azioni, obbligazioni, fondi, altre valute a corso legale ecc.) possono essere ben valutati e ragionati, attraverso l’analisi del mercato di riferimento, della qualità del gestore, della credibilità e del merito di credito dell’emittente il titolo, delle norme che regolano il settore, della politica delle autorità di controllo, le cripto valute non possono assolutamente essere indagate e risultano conseguenza diretta del rapporto tra domanda ed offerta, rapporto definito e conosciuto solo successivamente alla sua fissazione.
Da queste considerazioni deriva che l’investimento in criptovalute è una semplice, pura e pericolosa scommessa, dai risultati imprevedibili. : si acquistano sperando che le loro quotazioni crescano e che il mercato non sia abbandonato dai detentori di quote, facendone crollare il valore, o sia ferreamente regolamentato dagli interventi delle autorità monetarie..

Prima di investire o utilizzare le criptovalute, quindi, è importante comprendere appieno i rischi e prendere le misure di conoscenza (finanziarie, informatiche e tecniche) necessarie per proteggere i propri fondi.

Il Metaverso, un mondo tutto da scoprire

Il Metaverso, un mondo tutto da scoprire

Realta Virtuale, Metaverso

   A cura di MDC Lazio                                         

 

Cos’è il Metaverso?

Il Metaverso è caratterizzato dal passaggio da siti Web basati su testo e da ecosistemi chiusi, a spazi condivisi e interconnessi, detti mondi virtuali, in cui gli utenti interagiscono tramite avatar. Queste piattaforme ricreano dei mondi persistenti, all’interno dei quali gli utenti possono muoversi liberamente e incontrare altri avatar. Ogni mondo è costruito per ospitare le proprie comunità virtuali e i propri contenuti.

Nel Metaverso possiamo trovare gran parte delle attività che facciamo quotidianamente come ad esempio: riunioni; pranzi; film; allenamenti; giochi; concerti e molte altre mansioni.

La struttura è composta da larghezza, lunghezza, profondità e tempo, il cosiddetto cyberspazio, un universo creato e alimentato dalle reti globali di comunicazione di tutto il mondo.

Vediamo alcune caratteristiche del Metaverso:

deve permettere l’interconnessione di dati, oggetti, risorse digitali e identità tra i diversi mondi virtuali;

deve essere accessibile, consentendo agli utenti di entrare a far parte del Metaverso partecipando a eventi, luoghi e attività specifiche in modo sincrono;

abitato e rappresentativo, con la possibilità per gli utenti di essere rappresentati tramite la creazione di avatar personalizzabili;

persistente, ossia in grado di continuare a esistere indefinitamente e in maniera indipendente dalla presenza o meno di un soggetto;

immersivo, ossia deve fornire un’esperienza che unisce il mondo reale e il mondo virtuale.

La tecnologia del Metaverso è rappresentata dalla blockchain e la sicurezza è garantita dalla comunità di utenti.

Come entrare nel Metaverso

Per prima cosa bisogna comprare degli Ethereum, successivamente vanno trasferiti su un wallet (portafoglio elettronico) poi bisogna andare su un Metaverso ed infine fare il login. Dopo questi passaggi si può creare l’avatar.

Per le persone meno avvezze, sono nate altre piattaforme che permettono agli utenti di vivere un’esperienza immersiva. Per esempio, alcune aziende come Meta hanno realizzato mondi come Horizon World, un universo parallelo per utenti connessi da ogni parte del mondo.

Vediamo alcune piattaforme

Decentraland: è costruito sulla blockchain di Ethereum ed è free-to-play, ma richiede agli utenti di collegare i loro account ai propri wallet per ottenere un’esperienza completa.La piattaforma virtuale ha una propria criptovaluta chiamata MANA. Questa viene utilizzata nel metaverso come token per l’acquisto e la vendita di proprietà immobiliari virtuali e altri oggetti da collezione.

Sandbox: riproduce una struttura simile al mondo reale: ci sono utenti che la popolano, territori da acquistare, luoghi da visitare e oggetti da utilizzare. All’interno di Sandbox è formato da appezzamenti di terreno virtuale chiamati LAND, dov’è possibile costruire le strutture e realizzare le esperienze virtuali.

Zepeto: offre agli utenti una grande libertà di personalizzazione dei propri avatar, con nuove acconciature, espressioni facciali e vestiti aggiornati regolarmente. Attraverso gli avatar, gli utenti di Zepeto interagiscono, girano video di breve durata simili a quelli di TikTok, giocano e visitano mondi virtuali con temi diversi.

Ad oggi, il Metaverso oltre ad essere visto come luogo d’intrattenimento può essere un nuovo mondo per abbattere le barriere.

Sai che cos’è ChatGPT e come funziona?

Sai che cos’è ChatGPT e come funziona?

A cura di MDC Lazio,

In questi ultimi mesi, dopo il lancio a novembre, si è sentito spesso parlare di Chat GTP o ChatGPT.

Il nome sta per Chat Generative Pre-trained Transformer. Si tratta di un modello di linguaggio basato su trasformatori, che utilizza il deep learning per produrre testi simili a quelli umani e gestire diverse attività come la risposta a domande e la traduzione automatica.

Per analizzare grandi quantità di dati di testo e generare risposte basate su tale analisi, utilizza algoritmi avanzati di apprendimento: quando un utente inserisce un messaggio, che si chiama (prompt), ChatGPT elabora l’input e genera una risposta pertinente e coerente nel contesto della conversazione.

Alla base della ChatGPT vi è la tecnologia NLP (Natural Language Processing), una branca dell’intelligenza artificiale che si concentra sull’interazione tra computer e linguaggio umano, in particolare sul come programmare i computer per elaborare e analizzare le lingue naturali, così da poter generare risposte pertinenti e coerenti. Tutto questo è reso possibile grazie all’uso di algoritmi di machine learning, che vengono addestrati su una grande quantità di dati di testo.

ChatGPT quando utilizzarla?

  •  Si può utilizzare nel servizio clienti, per gestire le domande comuni e fornire risposte rapide
    e accurate, così da migliorare l’esperienza del cliente e ridurre il carico di lavoro degli
    operatori.
  • Nella traduzione linguistica, può aiutare a tradurre il testo da una lingua all’altra,
    consentendo una comunicazione più fluida tra persone che parlano lingue diverse.
  • Nella scrittura creativa, Chat GPT può aiutare gli scrittori a cercare nuove idee ed
    espandere la propria creatività.
  • Può essere utilizzata per migliorare gli assistenti personali virtuali, infatti i chatbot
    potrebbero diventare più conversazionali e maggiormente in grado di assistere gli utenti,
    con una vasta gamma di attività come la pianificazione, la formulazione di raccomandazioni
    e la fornitura di informazioni.

Come accedere e usare ChatGPT?

Prima di fare l’accesso al sito officiale di OpenAI, bisogna registrarsi tramite l’account Google o Microsoft, oppure si può creare l’account tramite username e password. Dopodiché, nella homepage di ChatGPT ci sono alcuni suggerimenti per iniziare l’interazione. Sarà sufficiente inserire un qualsiasi prompt nella riga di comando e premere Invio. ChatGPT risponderà in modo automatico a qualsiasi domanda utilizzando le informazioni a sua disposizione per fornire risposte coerenti, realistiche e particolarmente originali.

Il futuro di ChatGPT

Questa tecnologia ha molte potenziali applicazioni e, mentre continua a svilupparsi, possiamo aspettarci di vederne usi ancora più innovativi in ​​futuro.

Il campo dell’elaborazione del linguaggio naturale è una delle aree più promettenti per ChatGPT.
Infatti, in futuro, grazie anche a un maggiore sviluppo tecnologico questa intelligenza artificiale può diventare ancora più proficua nella comprensione e nella risposta al linguaggio umano, il che la renderà ancora più utile per una varietà di compiti. Questa tecnologia potrebbe inoltre essere utilizzata per migliorare i chatbot, attualmente limitati dalla loro incapacità di comprendere il complesso linguaggio umano, facendoli diventare più conversazionali e maggiormente in grado di assistere gli utenti.

Altresì, nell’istruzione, potrebbe svolgere un ruolo considerevole, fornendo un feedback personalizzato e in tempo reale agli studenti, aiutandoli a migliorare i risultati dell’apprendimento e rendere l’istruzione più efficace. Uno studente, potrebbe utilizzare ChatGPT per essere aiutato a comprendere un concetto complesso oppure per mettere in pratica una nuova abilità rendendo l’apprendimento più coinvolgente e interattivo, il che contribuisce a rendere l’istruzione più accessibile ad una più ampia gamma di persone.

In prosieguo, possiamo anche aspettarci di vedere ChatGPT utilizzato in una varietà di altre applicazioni, come assistenti virtuali e agenti del servizio clienti. Man mano che la tecnologia continua a svilupparsi, il futuro di ChatGPT è pieno di potenziale e probabilmente svolgerà un ruolo chiave in molte aree della nostra vita.

Nuovi diritti digitali: viaggiare in Europa è sempre più facile

Nuovi diritti digitali: viaggiare in Europa è sempre più facile

Un mercato unico digitale sempre più favorevole e vantaggioso per i cittadini europei: dal 15 giugno 2017, data in cui l’Unione Europea ha abolito le tariffe di roaming su tutto il territorio dell’UE, i cittadini dell’Unione hanno potuto beneficiare di diritti digitali sempre più estesi e in grado di garantire la loro sicurezza.

“I cittadini europei stanno già iniziando a percepire i vantaggi del mercato unico digitale. Quest’estate sarà possibile portare in viaggio con sé i propri programmi TV ed eventi sportivi preferiti in qualsiasi destinazione dell’Unione Europea. Entro la fine dell’anno sarà anche possibile acquistare biglietti per festival o noleggiare auto online in tutta l’UE senza essere reindirizzati su un altro sito o incontrare blocchi geografici”

Oltre all’abolizione del roaming, dal mese di aprile i consumatori hanno la possibilità di accedere ai propri servizi online (es. Netflix, Spotify) su tutto il territorio europeo senza alcuna limitazione. La recente applicazione del GDPR, inoltre, ha permesso ai cittadini dell’UE di trasferire con sicurezza i propri dati tramite cloud e e-mail e di poter navigare e utilizzare i servizi informatici e social network avendo coscienza del possibile utilizzo delle loro informazioni personali.

Nei prossimi mesi i cittadini europei potranno beneficiare di diritti ancora più ampi per quanto riguarda il mondo del digitale: da settembre, ad esempio, sarà possibile utilizzare la propria carta di identità elettronica per accedere ad un sempre crescente numero di servizi pubblici sul territorio dell’UE; dal 3 dicembre sarà possibile per i consumatori acquistare dai portali di e-shop senza alcun tipo di discriminazione territoriale e senza correre il rischio di vedersi rifiutato l’acquisto a causa dell’utilizzo di una carta di credito estera.

Stiamo migliorando la vita quotidiana dei nostri cittadini, che si tratti della fine delle tariffe roaming o di un ambiente online sempre più sicuro.” – ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissiario europeo per l’economia e le società digitali – “Completando tutte le nostre iniziative digitali porteremo dei cambiamenti ancora più favorevoli per cittadini e imprese”.

di Mattia Angelini

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