TrasportiRoma Lido: cambia la gestione ma per gli utenti cambia poco28 Luglio 2022Consumatori / Trasportia cura di Assoutenti Lazio APS Dal 1 luglio la gestione della ferrovia regionale Roma-Lido di Ostia è passata da ATAC a Cotral e Astral, direttamente controllati dalla Regione, proprietaria della linea. Tuttavia, al cambio di gestione, non è corrisposto, secondo Assoutenti Lazio APS, un miglioramento della qualità del servizio. Ed il motivo è semplice: il problema sono i treni mancanti. La carenza di materiale rotabile aveva già causato un pesante taglio delle corse, per cui invece di avere un treno ogni 10-15 minuti fino al 2020 siamo passati ora ad un treno ogni 22-23 minuti, dopo avere attraversato anche fasi peggiori (30-40 minuti). Nonostante alcuni treni siano già tornati dalla revisione, purtroppo continuano ugualmente a guastarsi, ed il motivo è un mistero. Il programma di esercizio ridotto prevede quattro treni in linea, con frequenze di 22-23 minuti, più un quinto treno che, se e quando disponibile, fa corse straordinarie aggiuntive, che si inseriscono ogni 90 minuti (quando il quinto treno non c’è, le corse straordinarie non si fanno). Tuttavia, continua spesso a verificarsi che siano fermi per guasto non solo tutti i treni di riserva ed il quinto, ma anche uno dei quattro. Per cui in tal caso in funzione “sono rimasti in tre” (cit.), con frequenze di 30 minuti e orari a casaccio, ogni volta diversi e imprevedibili. Esattamente come sotto la gestione ATAC. Dunque qualcosa non va nel servizio di manutenzione quotidiana, che non migliora nemmeno passando da ATAC a Cotral. A questo si aggiunge l’anticipazione delle ultime corse al tardo pomeriggio per lavori sui binari. Che tali lavori siano necessari ed anzi da troppo tempo attesi non vi è alcun dubbio. Tuttavia, mentre per analoghi lavori la metro A cessa il servizio alle 21,00, per la Roma-Lido si anticipa di parecchio, anche troppo. Cosicché non solo bisogna affrettarsi a tornare dal mare, ma addirittura, in direzione opposta, si rischia di non tornare a casa. L’ultima corsa da Ostia è alle 20,00, e da Roma addirittura alle 19,18 (con l’aggravante che la corsa delle 19,18 è una “straordinaria”, per cui se non c’è il famoso quinto treno saltano le corse precedenti). Dopo tali orari, solo autoservizi sostitutivi nel traffico della Via Ostiense. Secondo i calcoli di Assoutenti Lazio APS, per avere un servizio minimamente accettabile, anche in considerazione della stagionalità che caratterizza la linea, occorrono almeno nove treni operativi (sei treni in linea per frequenza 15 minuti, due riserve e uno in manutenzione), quindi al netto di quelli guasti. Per frequenze a 10 minuti, i treni necessari sono quindici (nove in linea, tre riserve e tre in manutenzione). L’interrogativo che poniamo ai nuovi gestori è questo: quando arriveranno i treni mancanti? E che garanzie ci sono che non continuino a guastarsi? Quali innovazioni intendono introdurre sul servizio di manutenzione? Scarica come PDF... REFERENDUM CONSULTIVI SUL TRASPORTO PUBBLICO A ROMA. DOMENICA 11 NOVEMBRE 2018 DALLE 8:00 ALLE 20:006 Novembre 2018TrasportiDomenica 11 novembre i cittadini romani sono chiamati a esprimersi sul futuro del trasporto pubblico di Roma. Si tratta di un referendum consultivo che avrà ad oggetto le modalità di gestione del trasporto pubblico cittadino. Le proposte potranno essere approvate solo se avrà partecipato alla votazione un terzo degli aventi diritto per il referendum consultivo e la maggioranza degli aventi diritto per il referendum abrogativo e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Questi i quesiti su cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi: Quesito n. 1 “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?” Quesito n. 2 “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?” Per ogni quesito sarà consegnata all’elettore una scheda, di colore diverso. Il cittadino dovrà esprimere la propria preferenza apponendo un segno “X” sul SI o sul NO. Si voterà presso i consueti seggi utilizzati per le consultazioni elettorali, politiche e amministrative presentando tessera elettorale e documento di riconoscimento in corso di validità. Possono votare: i cittadini iscritti nelle liste elettorali di Roma Capitale e i cittadini residenti all’estero (A.I.R.E.) che votano a Roma. Possono altresì votare, purché registrati tra il 1 ottobre e il 31 dicembre 2017, tutti coloro ai quali lo Statuto di Roma Capitale garantisce diritti di partecipazione: i cittadini non residenti a Roma, che godono dei diritti di elettorato attivo ed esercitano a Roma la propria attività prevalente di lavoro; gli studenti non residenti a Roma, che godono dei diritti di elettorato attivo ed esercitano a Roma la propria comprovata attività di studio, presso scuole o università; gli stranieri che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, legittimamente presenti nel territorio nazionale e residenti a Roma o ivi aventi il domicilio per ragioni di studio o di lavoro. di Giorgia Villani Scarica come PDF... ROMA, STAZIONE FERROVIARIA DI VIGNA CLARA: A CHE PUNTO SIAMO?15 Ottobre 2018TrasportiTorniamo ad occuparci della annosa questione che vede la stazione ferroviaria di Vigna Clara al centro di dibattiti, vicende giudiziarie, annunci e smentite sulla tanto attesa riapertura. Ricordiamo che si tratta di un importante collegamento, atteso sin dal 1990 quando la stazione venne realizzata, che permetterebbe di dare un fondamentale aiuto alla viabilità del Municipio XV e di tutto il quadrante Roma Nord: la linea permetterebbe di collegare i quartieri Vigna Clara – Fleming – Flaminia e non solo a Valle Aurelia e Ostiense e dunque alle Linee A e B della metropolitana di Roma, permettendo a migliaia di cittadini di lasciare a casa quello che oggi è l’unico mezzo di spostamento, cioè l’auto privata. Sulla vicenda, lo scorso marzo si è pronunciato il Tar del Lazio, con sentenza ormai divenuta definitiva, che ha di fatto impedito la riapertura della tratta e che ha ordinato a RFI di verificare l’impatto ambientale in termini di rumore e vibrazioni derivante dal passaggio dei convogli sulla tratta in questione. Ebbene, all’indomani di tale pronuncia, utenti e cittadini, residenti e non nel territorio del XV Municipio chiedono ragguagli e risposte certe circa i prossimi sviluppi e sull’avvio delle prove tecniche richieste dai Giudici, ma purtroppo ad oggi non si può che constatare che la stazione è ancora inutilizzata. MDC LAZIO, accanto al Comitato Un Anello per Roma e accanto ai cittadini residenti e lavoratori che invocano da anni l’attivazione della linea ferroviaria, chiede da tempo risposte alle Amministrazioni e a tutti gli Enti interessati. In occasione dell’incontro con il Presidente del Municipio XV Dott. Simonelli dello scorso 8 settembre, si è avuta notizia che RFI ha intenzione di adempiere a quanto prescritto dal Tar Lazio e di voler procedere quanto prima alle prove tecniche per valutare l’eventuale impatto derivante dal passaggio dei convogli. Ciò che si attende è non solo una rapida soluzione della vicenda, ma una costante e completa informazione ai cittadini da parte degli enti interessati sulle prossime tappe e sulle reali e concrete possibilità che la stazione possa essere utilizzata. Del resto, non si possono non considerare le numerose ormai quotidiane lamentele che arrivano dai cittadini a Mdc Lazio che denunciano il progressivo e inarrestabile degrado di tutta l’area che circonda la stazione, invasa troppo spesso da rifiuti di ogni genere e dimensione che vengono abbandonati per giorni e giorni, senza contare le enormi problematiche derivanti dalle auto lasciate in sosta in assenza di adeguati stalli per il parcheggio. MDC Lazio prosegue nell’azione di quotidiano monitoraggio e invita tutti i cittadini a far sentire la propria voce e a segnalare tutti i disagi sulla nostra pagina Facebook Movimento Difesa del Cittadino – Lazio e al nostro indirizzo mail info@mdclazio.org. di Giorgia Villani Scarica come PDF... VOLI CANCELLATI, VANNO RIMBORSATE ANCHE LE SPESE DI COMMISSIONE24 Settembre 2018TrasportiNuove regole in caso di voli cancellati. I passeggeri hanno diritto al rimborso integrale del biglietto dalla compagnia aerea, comprensivo delle commissioni pagate agli intermediari al momento dell’acquisto. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Unione Europea con una sentenza arrivata in seguito al ricorso di un cittadino tedesco. Il signor Dirk Harms aveva acquistato per sé e per i familiari – tramite il sito Opodo – dei biglietti per un viaggio della Vueling Airlines da Amburgo a Faro. Costo totale, 1108,88 euro. Ma la compagnia low cost spagnola, una volta cancellati i voli, ha rimborsato solo 1031,88 euro, rifiutandosi di corrispondere al cliente i 77 euro che l’aggregatore online aveva riscosso come commissione. Il signor Harms ha fatto ricorso al Tribunale di Amburgo che si è a sua volta rivolto alla Corte di Giustizia Ue per chiedere delucidazioni. Si è arrivati così alla sentenza che ha dato ragione all’acquirente. La compagnia aerea deve rimborsare anche le spese di commissione, a meno che queste non siano state fissate all’insaputa del vettore. Circostanza che spetta al giudice verificare. Segnalateci mancati rimborsi, rivolgetevi ad MDC Lazio per la tutela dei vostri diritti. Scarica come PDF... DOPO IL DISASTRO DI GENOVA, QUAL E’ LA SITUAZIONE NEL LAZIO?27 Agosto 2018TrasportiIl disastroso crollo del Ponte Morandi a Genova e le 43 vite che ha portato con sé hanno scatenato in Italia una vera e propria psicosi. Nei giorni immediatamente successivi sui social era tutto un postare foto di ponti, viadotti, cavalcavia, piloni corrosi. “Ma questo sarà sicuro?”. “Secondo voi crolla?”. Senza voler scatenare inutili allarmismi, bisogna dire che la situazione non è delle più rosee. L’ha fotografata il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), preoccupato per la “regolarità” di crolli di infrastrutture stradali che si sta riscontrando ultimamente. Quello di Genova è il quinto degli ultimi quattro anni. DIECIMILA PONTI A RISCHIO – Elemento comune dei crolli è l’età delle opere, quasi tutte oltre i 50 anni, “che corrispondono – spiega il Cnr – alla vita utile associabile alle opere in calcestruzzo armato realizzate con le tecnologie disponibili nel secondo dopoguerra”. C’è inoltre da considerare che molte infrastrutture sono state pensate per flussi di traffico che sono poi aumentati a dismisura negli anni. Secondo il Cnr sono circa 10mila i ponti in calcestruzzo armato con oltre 50 anni, che hanno superato dunque la durata di vita per cui sono stati progettati e costruiti. Per tutti andrebbero fatti “controlli approfonditi per valutarne lo stato e poi decidere se procedere con la manutenzione o demolirli e ricostruirli con tecniche più moderne”. Già, perché in molti casi è più conveniente – oltre che più sicuro – abbattere e ricostruire. I PONTI DEL LAZIO – A Roma sono finite sotto i riflettori due infrastrutture della Magliana. Anche nella Capitale c’è un ponte Morandi, il viadotto “alato” realizzato dallo stesso progettista che ha fatto quello di Genova e con gli stralli simili a quello crollato un po’ di giorni fa (anche se molto più piccolo). È il ponte sospeso più antico di Roma, una lunghissima curva. Una frana negli anni ’60 lo ha seriamente danneggiato, e dopo il terremoto di Amatrice ha iniziato a evidenziare dei crdimenti. L’ingegner Remo Calzona, allievo di Morandi, ha parlato di “stato di ammaloramento del ponte”, facendo attivare alcuni parlamentari romani che hanno subito chiesto al ministro Toninelli “un’immediata verifica della struttura e della sua percorribilità”. Ma a destare più preoccupazione è il ponte della Magliana: progettato da Romolo Raffaelli, i lavori iniziarono nel ’38, poi furono interrotti durante la guerra e il viadotto fu inaugurato nel ’50. Oggi lo percorrono in migliaia ogni giorno, è quello che porta sulla Roma-Fiumicino. Secondo il professor Calzona, che già a gennaio aveva lanciato l’allarme in un convegno, “questa struttura presenta da tempo gravi difetti”. In primis, “non è mai stata collaudata, non sono mai state fatte prove di carico e tensione”. Già negli anni ’70 il Campidoglio creò una commissione d’inchiesta, che al termine delle sue indagini concluse che quella struttura non andava utilizzata. Tuttavia il ponte della Magliana è troppo importante per snellire il traffico in quel quadrante, quindi non se n’è fatto niente. “Il rischio collasso è nell’ordine della cose, ha superato di quasi 20 anni il termine della vita di questo tipo di strutture, e i danni subiti sono sotto gli occhi di tutti”, afferma senza mezzi termini il professore, precisando ovviamente che “non è detto che debba cadere in questi giorni”. Altri hanno provato a correggere il tiro e ridimensionare l’allarme, ma lo hanno in parte confermato. Affermando essi stessi la necessità di intervenire con un “significativo restauro” della struttura. A Subiaco, sui Simbruini, invece, è stato chiuso un ponte pedonale verso il laghetto, località di attrazione per i turisti. Dopo le verifiche ed i controlli sulla stabilità della struttura da parte di vigili del fuoco, polizia locale e l’area tecnica del Comune è arrivato il provvedimento che vieta il passaggio dei visitatori che a piedi attraversano il ponte per raggiungere il laghetto, lungo il fiume Aniene, all’interno della più grande area protetta del Lazio tra Roma e Frosinone. Al momento si attendono gli interventi di messa in sicurezza. A Sabaudia anche è stata vietata la passerella vicino al lago. Si tratta di un ponte sull’Aniene, chiuso dopo il provvedimento attuato per quello sul fiume Liri tra San Giorgio a Liri e Pignataro Interamna, in Ciociaria, il cui passaggio è vietato ad auto e pedoni. La sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi, venerdì 24 ha firmato un’ordinanza di chiusura di una passerella di legno vicina al canale del lago di Paola, a seguito di un sopralluogo che ha fatto emergere il cedimento dell’argine della foce sud del bacino di Porto Canale Romano. È stata vietata anche la navigazione del canale. IL GROVIGLIO DI COMPETENZE – E se si vuole intervenire ci si perde nel groviglio di competenze. Manca una regia unica. Il Cnr chiede un “piano Marshall” di messa in sicurezza da miliardi di euro, “che coinvolga le migliori competenze scientifiche”. Difficile da realizzare perché in Italia non esiste una mappatura dei cavalcavia. Quanti ponti abbiamo, quanti sono sicuri e quanti vanno rifatti o hanno bisogno di manutenzione? Non lo sappiamo, la gestione del milione e mezzo di chilometri di strade è troppo frammentata. C’è lo Stato con l’Anas, poi le Regioni, le Province, i Comuni e l’Aiscat, che raggruppa 27 società concessionarie di autostrade. La più grande di queste, Autostrade per l’Italia, fa sapere che sulla sua rete ce ne sono 1800, uno di questi è quello crollato a Genova. C’è poi il caso delle Province, un ente svuotato di senso e anche di fondi, sempre più ridotti all’osso: come fanno manutenzione su ponti e viadotti di loro competenza? È necessaria e doverosa quindi una ricognizione in primis, e a farla deve essere lo Stato coinvolgendo “le migliori competenze” e gli enti locali, sotto la sua regia. Poi andrebbe realizzato un piano di manutenzioni, abbattimenti e ricostruzioni da affidare ai privati in tutta Italia. Una sfida da non rimandare più, dopo il disastro di Genova. Scarica come PDF... PeopleFly, l’Antitrust blocca la vendita online dei biglietti9 Agosto 2018TrasportiVendita di biglietti per voli inesistenti e ostacoli al rimborso. Queste le motivazioni che hanno determinato, da parte dell’Antitrust, l’avvio di un procedimento di pratica commerciale scorretta nei confronti di Peoplefly S.r.l. il 4 Luglio 2018. Il “virtual carrier”, infatti, vendeva biglietti per voli per i quali non aveva ancora stretto alcun tipo di accordo con compagnie aeree od operatori aeroportuali. I clienti, una volta scoperto che il proprio volo non sarebbe mai stato effettuato, non hanno avuto la possibilità di ottenere alcun tipo di rimborso nonostante le numerose richieste inviate. Come misura cautelare l’Autorità ha stabilito che Peoplefly dovrà interrompere la pubblicizzazione e la vendita di biglietti per voli charter, in particolare sulle tratte Bologna-Trapani e Cuneo-Trapani, per i quali non siano stati stipulati gli accordi commerciali con i gestori aeroportuali interessati dai voli e con le compagnie aeree che effettueranno i voli. La società dovrà, inoltre, garantire la possibilità ai propri clienti di ottenere i rimborsi dei prezzi pagati per i voli non effettuati. Contatta i nostri esperti di MDC Lazio per ricevere una consulenza e per tutelare i tuoi diritti! di Mattia Angelini Scarica come PDF... Prezzi e clausole contrattuali non trasparenti: Airbnb nel mirino della UE23 Luglio 2018TrasportiPratiche commerciali scorrette, clausole contrattuali abusive e scarsa tutela dei consumatori: un big della sharing economy finisce nel mirino della Commissione europea. Parliamo di Airbnb, società con sede a San Francisco che raccoglie annunci di case e stanze in affitto per brevi periodi. In una nota pubblicata il 16 luglio la Commissione ha invitato Airbnb ad adeguarsi alle regole dell’Unione in materia di tutela dei consumatori: la società californiana ha tempo fino a fine agosto per conformare le sue politiche commerciali alle norme europee. Sempre più persone si affidano ad Airbnb per prenotare alloggi per le vacanze. Tuttavia, ha affermato Vera Jourava, politica ceca e attuale commissario per la Giustizia, consumatori e uguaglianza di genere: “La popolarità non è una scusa per non conformarsi alle regole Ue in materia di tutela dei consumatori”. L’esecutivo europeo fa una lista degli accorgimenti che Airbnb deve prendere per allinearsi. In materia di prezzo la piattaforma deve: Modificare il modo in cui vengono presentate le informazioni sui prezzi, e garantire che al consumatore sia fornito il prezzo totale, comprensivo di tutte le tasse e i servizi obbligatori che vengono applicati (spesso ad esempio il prezzo delle pulizie obbligatorie o di altri servizi non viene indicato, così il consumatore si ritrova a pagare un prezzo più alto di quello che appare nella ricerca iniziale sul Web). Indicare con chiarezza se l’offerta è di un privato o un professionista, perché cambiano le norme sulla protezione dei consumatori. Quanto alle condizioni di utilizzo invece: Non indurre i consumatori a rivolgersi a un giudice di un Paese diverso da quello di residenza. Non privarli della possibilità di citare in giudizio un soggetto che dà ospitalità. Non modificare unilateralmente clausole e condizioni, senza informare chiaramente e in anticipo i consumatori, dando loro la possibilità di rescindere il contratto. In caso di sospensione di un contratto riconoscere al consumatore il diritto a un indennizzo o la possibilità di presentare ricorso. Le politiche in materia di rimborsi e la raccolta delle richieste di risarcimento devono essere definite in maniera più chiara. La società californiana, dicevamo, ha tempo fino ad agosto per apportare le modifiche richieste, e le soluzioni che proporrà saranno esaminate dalla Commissione e dalle autorità per la tutela dei consumatori della Ue. Nel caso non siano ritenute soddisfacenti Bruxelles potrebbe spingere gli Stati membri ad adottare azioni coercitive, sanzioni comprese. Scarica come PDF... Viaggiare gratis per tutto il Lazio, l’iniziativa della Regione per i giovani17 Luglio 2018TrasportiViaggiare gratis alla scoperta del Lazio. Questa l’iniziativa ‘Lazio in Tour gratis’, lanciata dalla Regione e rivolta ai giovanissimi. Chi ha tra i 16 e i 18 anni (19 ancora da compiere) e risiede nel Lazio può viaggiare gratuitamente per 30 giorni – tra il 15 luglio e il 15 settembre – in tutti i 373 comuni della regione. Sono compresi tutti i bus Cotral e i treni regionali di Trenitalia. Non i bus Atac, e neanche la metro capitolina, la Roma-Lido e il Leonardo Express. Per farlo bisogna scaricare l’app, poi attivare la registrazione, ma solo dal momento in cui la si vuole utilizzare, perché i 30 giorni gratuiti partono da allora. Basta inserire i dati anagrafici e un selfie del volto (che faciliterà l’identificazione nel corso dei controlli) per ottenere un codice che serve come titolo di viaggio da mostrare ai controllori. Scarica come PDF... “Viaggiare Sicuri” e “Dove siamo nel mondo”: i servizi della Farnesina per una vacanza più sicura6 Luglio 2018TrasportiPartire informati è una regola fondamentale per fare delle vacanze sicure, soprattutto se si viaggia in Paesi che presentano dei fattori di rischio. Seconda regola da seguire è informare la Farnesina dei propri spostamenti. Per questo il ministero degli Esteri ha lanciato due servizi online molto semplici da consultare, con tanto di app per i dispositivi mobili: “ViaggiareSicuri” e “Dovesiamonelmondo”. “Informatevi ed informateci è da sempre il nostro motto”, ricorda il capo dell’Unità di Crisi della Farnesina Stefano Verrecchia. “La nostra sala operativa attiva h24 e i portali sono a disposizione per chi viaggia all’estero, nella consapevolezza di vivere un’epoca caratterizzata da fattori di rischio nuovi, mutevoli e in parte imprevedibili”. Come funzionano i portali e perché è utile registrarsi? Quando si pianifica un viaggio all’estero – che sia per turismo, per lavoro o per altri motivi, che sia per un breve o un lungo periodo – bastano una manciata di clic su ViaggiareSicuri per farsi una chiara idea del Paese che si va a visitare: dalle condizioni di sicurezza a specifiche avvertenze relative alle aree più pericolose, senza tralasciare altri aspetti importanti come i comportamenti più adeguati a cui attenersi per non passare guai e le condizioni della sanità, sia per quanto riguarda la qualità del servizio che la possibilità di contrarre malattie. Presente ovviamente anche tutta una serie di informazioni pratiche: i documenti che servono per recarsi nel Paese da visitare, la policy per chi viaggia con gli animali, le norme alla guida e i documenti necessari per chi deve usare auto o moto. Se per esempio si vuole andare alle Bahamas è bene sapere che sono in grande crescita – anche nelle zone turistiche – fenomeni di microcriminalità come furti e borseggi. E che si raccomanda “massima prudenza anche nelle ore diurne” in zone come New Providence Grand Bahama, dove spesso si registrano reati violenti come stupri e rapine a mano armata. Se si va in Messico è altrettanto bene sapere che si stanno verificando ultimamente diversi casi di virus Zika. In Turchia, zona molto amata e visitata con la sua capitale Istanbul e la sua posizione geografica che la vede a cavallo tra due mondi e due culture, c’è da fare attenzione: evitare le zone al confine con la Siria – area di guerra – e limitare gli spostamenti, perché dal tentato golpe dell’estate 2016 Erdogan ha molto rafforzato l’apparato di sicurezza del Paese e intensificato i controlli. È sconsigliato scattare foto in zone militari, a edifici militari o durante comizi e manifestazioni politiche. Insomma, tutto quello che c’è da sapere, soprattutto se si decide di intraprendere viaggi in zone del mondo distanti – geograficamente e culturalmente – dalla nostra. È consigliato munirsi sempre di passaporto, e controllare gli eventuali visti richiesti dal Paese di destinazione. Fare attenzione se si possiede la carta d’identità elettronica: non tutti i Paesi la accettano, la Farnesina consiglia di verificare con le ambasciate o gli uffici consolari degli Stati. E prima di partire sarebbe bene registrare il proprio viaggio sul portale “Dovesiamonelmondo”, così da rimanere costantemente in contatto con l’Unità di crisi della Farnesina, facilitando l’assistenza in caso di emergenze. Scarica come PDF... ROMA – VIA DI PORTONACCIO CORSIA PREFERENZIALE11 Giugno 2018TrasportiOltre al danno…. A poco più di un anno dal ripristino della corsia preferenziale su Via di Portonaccio, ci si trova ancora una volta a tornare sull’argomento della vicenda giudiziaria che ne è conseguita. Centinaia e centinaia i ricorsi ancora pendenti dinanzi al Giudice di Pace di Roma, Ufficio dinanzi al quale non si registra un orientamento univoco. La percentuale di accoglimento dei ricorsi presentati da Mdc Lazio è superiore al 70% ma, anche in caso di vittoria, non sempre è riconosciuto al cittadino – ricorrente il beneficio delle spese di giudizio che ha dovuto anticipare pur di veder tutelati i propri diritti. Ma non solo. L’amministrazione Capitolina dimostra di non avere intenzione di tendere una mano alle migliaia di automobilisti che inconsapevolmente sono incappati nella violazione, anzi dimostra di non avere intenzione di mollare la presa sulla vicenda. Rivelatasi sorda alle innumerevoli istanze dei privati cittadini che hanno chiesto a gran voce al Comune semplicemente di prendere atto che EVIDENTEMENTE (i numeri parlano chiaro, oltre 250 mila violazioni solo nei primi mesi di istituzione della corsia preferenziale!!) qualcosa è andato storto nel ripristino della corsia preferenziale, nella segnaletica e nella diffusione delle informazioni all’utenza, l’Amministrazione ricorre in appello e trascina ostinatamente, ancora una volta, i propri cittadini in Tribunale. Sopporta così i costi dovuti per il pagamento del “contributo unificato” cioè la tassa richiesta dalla legge per adire l’organo giurisdizionale, in media 60 Euro per ciascun appello, oltre alle tariffe dei propri avvocati. Ci si chiede, allora, a quanto ammonti ad oggi la spesa che l’Amministrazione ha sostenuto e che tuttora sostiene per portare avanti le proprie difese, tutte risorse che evidentemente non possono essere impiegate per rispondere ad altri bisogni dei romani. Ci auguriamo che le giurisdizioni competenti continuino ad indagare sulla vicenda già più volte denunciata anche dalla nostra associazione e ci auguriamo in futuro che il rapporto tra Comune e cittadini sia ispirato ad una leale e reciproca collaborazione a tutela del bene comune e non ad un gravoso e ostinato braccio di ferro. Scarica come PDF... RYANAIR, CAMBIANO LE REGOLE SUL CHECK-IN: SEMPRE MENO TEMPO A DISPOSIZIONE1 Giugno 2018TrasportiCambiano le regole per il check-in sui voli Ryanair. Dal prossimo 13 giugno il tempo a disposizione per farlo prima di un volo sarà di sole 48 ore, 46 per la precisione. Chi prenota i posti a sedere – con prezzi che vanno dai 4 ai 15 euro – o acquista il servizio di imbarco prioritario (5 euro), è autorizzato a effettuare il check-in già 60 giorni prima del volo. Altrimenti la finestra si riduce sensibilmente, e il check-in si può fare da 48 a due ore prima del volo. Nella versione che precede il recente aggiornamento dei termini e delle condizioni per volare con il vettore di Michael O’Leary i giorni a disposizione erano quattro. Questo ulteriore taglio comporta un’immediata conseguenza: non sarà più possibile fare il check-in del volo di ritorno prima della partenza, neanche in caso di viaggi brevi e weekend. Con Ryanair chi non effettua il check-in online deve pagare 55 euro per farlo in aeroporto, chi dimentica la carta d’imbarco o non la stampa paga 20 euro per la ristampa all’aeroporto. Pochi mesi fa la compagnia irlandese aveva cambiato anche le regole sui bagagli a mano: senza acquistare un pacchetto Premium non si possono più trasportare i piccoli trolley, che vengono imbarcati in stiva senza sovrapprezzo. Anche in passato, una volta riempite le cappelliere, i passeggeri dovevano imbarcare il bagaglio a mano nella stiva, ora l’obbligo riguarda tutti coloro che decidono di non pagare supplementi. Ryanair è nota per vendere tutti i servizi aggiuntivi ai suoi passeggeri, con le nuove regole però spinge sempre più i viaggiatori – e quasi li costringe – ad acquistarli. Per non diventare passeggeri di serie B, quelli che decidono di pagare il solo biglietto. Scarica come PDF... La svolta digitale di Atac: quattro nuovi prodotti per gli utenti18 Maggio 2018Trasporti Il trasporto pubblico, in una città come Roma, è spesso una soluzione obbligata per gli utenti, costretti a spostarsi nel traffico della Capitale per recarsi a lavoro o per commissioni di vita quotidiana, privi di un’automobile o altro mezzo privato di trasporto. La tecnologia è inarrestabile ed anche Roma cerca di eguagliarsi ad altre città europee per facilitare la mobilità per residenti ma anche per chi da turista decide di visitare la città eterna. Per questo, è stata presentata un mese fa la “rivoluzione digitale” di Atac, che punta sull’innovazione e su quattro nuovi prodotti per rendere più sostenibili i biglietti dal punto di vista ambientale, dematerializzandoli, e consentirne un acquisto più efficiente, immediato e semplice per gli utenti. Le novità per gli utenti Sono quattro i nuovi prodotti presentati dal sindaco Virginia Raggi con l’assessore Linda Meleo e il dg Atac Paolo Simioni. Dall’acquisto multiplo di biglietti tramite smartphone alla nuova contactless card, passando anche da offerte per lo shopping agli abbonati. Eccoli nel dettaglio. B+, LA NUOVA APP –Con la nuova piattaforma è possibile acquistare fino a 20 BIT per ogni transazione, oltre agli abbonamenti mensili e ai titoli di viaggio Roma 24, 48 e 72. Per oltrepassare i tornelli della metro si usa il cellulare. LA NUOVA CONTACTLESS CARD – Costa un euro la nuova card Atac: ci si possono caricare i BIT, i titoli di viaggio Roma 24, 48 e 72 e gli abbonamenti. Anche sulle altre card dell’azienda capitolina (la Metrebus Red ad esempio) entro giugno 2018 sarà possibile caricare un carnet di biglietti, per chi il trasporto pubblico lo usa saltuariamente. I PARCOMETRI PAY&GO – Circa mille nuovi parcometri nei prossimi mesi saranno potenziati e diventeranno dei veri e propri strumenti di ricarica e pagamento. Non solo per pagare la sosta sulle strisce blu (inserendo il numero di targa e senza nessun tagliando da esibire nell’auto) o le multe elevate da Atac. Ma anche per ricaricare le card dell’azienda capitolina e acquistare biglietti. Per ora si può solo pagare la sosta, entro l’anno saranno attivi tutti gli altri servizi, fa sapere Atac. ATAC + – Tutti gli abbonati annuali e mensili possono iscriversi al nuovo portale (vantaggi.atac.roma.it) per poter utilizzare sconti su diversi marchi di shopping e su eventi culturali della Capitale. Il nostro punto di vista È innegabile che la rivoluzione digitale avviata da Atac coinvolga sempre di più il cittadino/utente del trasporto con metodi più semplici e veloci di pagamento ed ormai alla portata di tutti. Tuttavia per un servizio davvero efficiente dovrebbe essere prevista anche una corretta e più puntuale manutenzione dei mezzi in circolazione. Le due aree devono necessariamente convergere e spianare la strada per un servizio di trasporto pubblico locale più sicuro e più agevole per gli utenti. Il Movimento Difesa del Cittadino Lazio mette a disposizione le proprie risorse per segnalazioni e suggerimenti per contribuire alla crescita “insieme”. Scarica come PDF...