Acceso è il dibattito, nell’imminenza dell’approvazione della Legge di Bilancio per il 2019, della c.d. pace fiscale.

La pace fiscale è stata definita all’interno del Contratto di Governo Lega e M5S come un saldo e stralcio delle somme dovute dai contribuenti e non pagate al fisco; con l’obiettivo di agevolare i contribuenti che, intenzionati a pagare, non riescono a saldare integralmente i propri debiti a causa della propria condizione economica.

Innanzitutto, il meccanismo non è automatico e il cittadino che intende beneficiare di questa misura dovrà presentare apposita domanda.

Per accedere alla pace fiscale, il cittadino contribuente dovrà quindi prima valutare se è in possesso dei requisiti per presentare la domanda e, in particolare, dovrà verificare:

  1. l’ammontare del debito nei confronti del Fisco;
  2. la natura dei debiti
  3. l’eventuale stato del contenzioso con il Fisco.

Quanto all’ammontare del debito, la soglia di accessibilità, secondo le ultime notizie, è stata fissata a quota Euro 500.000,00.

Stando a quanto previsto dal programma del Contratto di Governo Lega – M5S, ai contribuenti verrà data la possibilità di aderire alla pace fiscale pagando una percentuale minima del totale dovuto: l’importo da versare verrà calcolato in base alla specifica situazione economica di ciascun soggetto ammesso alla procedura.

Proprio per questo la somma che bisognerà pagare non sarà uguale per tutti ma il calcolo verrà effettuato in base al reddito dichiarato e alle difficoltà economiche del contribuente.

Potrebbero essere considerati come parametri per calcolare l’importo dovuto la presenza di figli minori, il possesso dell’abitazione, l’attività lavorativa e l’eventuale stato di disoccupazione o cassa integrazione.

Quanto al tipo di tributo, la pace fiscale dovrebbe riguardare debiti IRPEF, IRES. Non è chiaro ad oggi se saranno ricompresi anche i debiti nei confronti degli enti locali (es. TARI) né i debiti contributivi (INPS). Esclusa dalla pace fiscale è l’IVA.

Un’altra variabile è l’eventuale pendenza di una lite con il Fisco.

Secondo le prime ipotesi, la pace fiscale dovrebbe riguardare tutte le cause promosse da/contro il Fisco, con esclusione delle cause pendenti in Cassazione.

Ad oggi sono queste le informazioni principali che sono state diffuse. Si resta in attesa di conoscere il provvedimento definitivo con l’indicazione di tutti i requisiti per accedere alla pace fiscale e le modalità di presentazione delle domande.

Per qualsiasi chiarimento, rivolgiti a Mdc Lazio: i nostri consulenti sono a disposizione presso gli Sportelli a Roma e nel Lazio. Visita il sito www.mdclazio.org per trovare la sede più vicina.

di Giorgia Villani

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