A cura di Codacons Lazio,

Per fronteggiare la crisi economica, già da qualche anno, i vari Governi hanno messo a disposizione una serie di agevolazioni/incentivi per aiutare i consumatori ad affrontare i costi non solo di luce e gas, ma anche dell’acqua, attraverso l’erogazione di bonus sociali, o bonus bollette rivolti a fasce di reddito “fragili”. Tali bonus potevano essere richiesti attraverso un’istanza da rivolgere all’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente o al proprio Comune (vd. Bonus salute).
Dal 2021 tali agevolazioni non devono più essere richieste, ma sono applicate automaticamente dall’Inps, che fornisce direttamente i dati alle Autorità preposte.
Nell’ultimo anno però l’aumento dei costi di energia elettrica e gas hanno messo in difficoltà molte famiglie e imprese, andando ad incidere pesantemente sull’economia della maggior parte degli italiani. Per affrontare questa “crisi energetica”, già il governo Draghi aveva predisposto delle misure specifiche per potenziare i bonus bollette ai fini di sostenere le famiglie in maggiore difficoltà, tagliando i costi relativi agli oneri di sistema oltre ad innalzare il tetto Isee per l’accesso ai cosiddetti bonus bolletta.
Con il decreto legge n.80 del 30 giugno 2022 sono state introdotte nuove misure che prevedono ulteriori incentivi stanziati a favore dei consumatori vediamo nel dettaglio quali sono i vari bonus, chi ne ha diritto e come si richiedono.

Bonus sociale
I bonus sociali si applicano alle utente gas, luce ed acqua, ad uso domestico.
Per avere diritto al bonus sociale il reddito non deve superare euro 12.000,00, da certificato Isee, oppure i 20.000,00 euro con nucleo familiare composto da almeno quattro figli a carico, oppure essere titolare del reddito di cittadinanza.
Dal 1° gennaio 2021 grazie alle novità introdotte dal Decreto Legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito in Legge 19 dicembre 2019, n. 157, il meccanismo per il rilascio del bonus è stato automatizzato perché basato sul Sistema Informativo Integrato (SII) e INPS. Non sarà più necessario, dunque, fare una richiesta con dei moduli specifici come avveniva in precedenza, poiché basterà compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per richiedere l’Isee, presentarlo e ricevere automaticamente lo sconto in bolletta.

Bonus per gravi condizioni di salute
Per i nuclei familiari al cui interno è presente un soggetto con un disagio di salute e che necessita di apparecchiature medico-terapeutiche, alimentate ad energia elettrica per il sostentamento in vita, hanno diritto al bonus salute. Il Decreto ministeriale del 13 gennaio 2011, individua l’elenco delle apparecchiature medico-terapeutiche alimentate ad energia elettrica, necessarie per il mantenimento in vita di persone in gravi condizioni di salute, come ad esempio respiratori, sollevatori mobili a sedile elettrici, i materassi antidecubito, le carrozzine elettriche. Diversamente dal bonus sociale, per il bonus per gravi condizioni di salute va presentata una specifica istanza al Comune di residenza o un CAF, corredata di una certificazione del sistema sanitario nazionale che attesti per quali patologie è necessario l’utilizzo di quella determinata apparecchiatura. Non vi sono limiti reddituali ma può essere cumulato al bonus sociale.

Bonus acqua potabile
Il bonus acqua potabile, o conosciuto come “bonus depuratore” è un'agevolazione che prevede un credito d’imposta del 50% per acquistare e installare sistemi di filtraggio per razionalizzare e migliorare la qualità dell’acqua dei rubinetti, incentivando così famiglie e imprese a ridurre il consumo di contenitori di plastica. La misura copre le spese effettuate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a Euro 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche, e Euro 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.
Per ottenere il bonus l’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia, alla sezione “agevolazioni”.

Bonus bollette 2022
Il Decreto Aiuti quater ha innalzato la soglia del fringe benefit fino 3.000 euro, con scadenza per l’erogazione al 12 gennaio 2023. Ma che cos’è il bonus bollette, o bonus dipendenti. Con il Decreto Aiuti bis era stato introdotto un fringe benefit, ossia voci addizionali di retribuzione, non tassabili, che il datore di lavoro corrisponde in busta paga. Un rimborso delle spese sostenute direttamente dai lavoratori per le utenze di acqua, luce e gas, documentabili con fatture erogate nel corso del 2021, documentazione che il datore di lavoro deve acquisire e conservare affinché le somme erogate siano assoggettate all’esclusione dalla base imponibile fiscale e previdenziale.
Le novità principali del Decreto Aiuti quater riguardano proprio il bonus bollette, è stata innalzata infatti la soglia non tassabile dei frange benefit da 600 a 3000 euro! La scadenza da rispettare per usufruire dell’agevolazione il 12 gennaio 2023.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il pagamento o il rimborso può riguardare immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari a prescindere che negli stessi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio, ma a condizione che ne sostengano effettivamente le relative spese, e a goderne possono essere solo i dipendenti del settore privato.

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