Al via l’applicazione del Digital Services Act per le prime piattaforme digitali e i primi due motori di ricerca. La richiesta di adattarsi a quest’ultimo è arrivata a 17 piattaforme web che ricevono più di 45.000.000 di visite mensili e a 2 importanti motori di ricerca, Google search e Bing.

I soggetti interessati avranno tempo 4 mesi per mettere in pratica le nuove regole approvate dalla Commissione ed informare i propri utenti.

Il regolamento in questione interessa il mondo digitale e il rapporto che i cittadini europei hanno con quest’ultimo, con l’approvazione infatti si andrebbero a estendere le misure di controllo fornite per i propri dati personali e la tutela dei minori nel web.

Nel testo si parla inoltre di:

  • moderazione nella distribuzione di notizie e maggior controllo ai fini di limitare la disinformazione
  • maggiore trasparenza e più assunzione di responsabilità
  • valutazione annuale dei rischi

In aggiunta la Commissione, che ha sempre operato per il controllo e la sicurezza dei servizi digitali verrà affiancata da un nuovo organo di vigilanza paneuropeo che si occuperà nello specifico di questo ambito. Entro il 17 febbraio 2024 ogni nazione dovrà avere un organo con le stesse funzioni, per garantire anche una vigilanza interna.

Le nostre norme mirano a garantire che la tecnologia sia al servizio delle persone e delle società in cui viviamo, e non viceversa.

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale
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